Silvertown Blues

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  1. isyrider
     
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    CITAZIONE
    Ho voluto i ragazzi dei The Squeeze sulla canzone, le voci di Glenn e Chris, Perché li associo all'epoca che arrivammo a Deptford, suonavamo musica insieme, nello stesso periodo, difatti il primo concerto che facemmo fu sul retro del Ferrar House a Deptford con gli Squeeze. Condividemmo concerti in posti come l'Albany Empire e cose del genere... Riguardo al Dome... Ho cominciato a scrivere la canzone credo nello stesso momento in cui ha cominciato a venire su dal terreno ed ero consapevole che, sebbene avessi lasciato la zona da parecchio tempo, ero consapevole che questa venefica porzione di terra deserta fosse stato usata per questo enorme esercizio di  PR, e questo spaventoso "gonfiore" che andava avanti e avanti, e questa gran cosa stava crescendo... e la cosa buffa è che in realtà penso che la costruzione di per sé sia bella, è solo l'uso che se ne fa che mi riempie ancora di stupore. “Mark Knopfler”


    SILVERTOWN BLUES

    Sulla strada di Silvertown, le gru si stagliano alte
    placide e grigie contro l'immobilità dl cielo
    non smetteranno e si abbasseranno, sebbene l'azione si sia spenta
    guardano il nuovo gioco della città sul Blackwall side

    Dagli scarichi velenosi appare una visione
    un nuovo cerchio di gru, un nuovo motivo per esserci
    una grande cupola d'argento* sta crescendo nell'alba
    al di sopra della chiesa e delle case, dove l'argento è scomparso

    Se avessi un secchio** d'oro cosa farei?
    Lascerei la storia non raccontata, Silvertown blues
    vado giù a Silvertown
    giù a Silvertown
    vado giù a Silvertown
    giù a Silvertown

    Un'alba argentata avanza furtiva sui bacini portuali
    un camion senza ruote su per i mucchi di cenere
    Uomini senza più sogni intorno ad un fuoco acceso in un bidone
    Rottami di schemi di metallo arrugginiscono e se ne vanno

    Se avessi un secchio d'oro, ne farei argento
    Lascerei la storia non raccontata, Silvertown blues
    andando giù a Silvertown
    giù a Silvertown
    andando giù a Silvertown
    giù a Silvertown

    Quando sei in piedi sul ghiaccio sottile e pericoloso
    puoi bussare ed entrare a chiedere un parere ai cittadini
    ti diranno dove puoi svoltare, dove puoi andare
    non c'è niente che possano dirmi che io non sappia già

    Se avessi un secchio d'oro, ne farei argento
    Lascerei la storia non raccontata, Silvertown blues
    Vado giù a Silvertown
    giù a Silvertown
    vado giù a Silvertown
    giù a Silvertown

    Dal treno di Caning Town vedo un cartellone pubblicitario in alto
    c'è sopra un grande aereo d'argento che si leva nel cielo
    e posso scorgere le parole “sette voli ogni giorno”
    dice che sei di quegli uccelli hanno per destinazione il JFK***

    Se avessi un secchio d'oro, ne farei argento
    Lascerei la storia non raccontata, Silvertown blues
    E vado giù a Silvertown
    giù a Silvertown
    vado giù a Silvertown
    giù a Silvertown


    Capolavoro. Il grafico, o meglio, la disegnatrice che c'è in me, gioisce a leggere questo testo, Perché è una canzone dipinta con un'intera, straordinaria tavolozza di grigi, da quelli più opachi e profondi del fumo, dello smog e della polvere, all'argento nuovo di zecca del Millennium Dome, che contrasta con quello che sta scomparendo dalle vecchie case, dalle chiese, di un quartiere stravolto da una costruzione che è una gigantesca operazione di marketing, il grigio della sabbia dei cantieri, il grigio acciaio degli aerei che ti portano quotidianamente a New York, volando sopra uomini che non hanno più sogni... Gli unici bagliori di color che non siano grigio, Mark se li concede con il fuco acceso nel bidone dagli operai, la ruggine e il secchio d'oro.
    I grigi, quando si disegna, è sempre buona norma colorarli. Significa che non si può ottenere un buon grigio semplicemente mescolando bianco e nero in dosi variabili. Bisogna sempre aggiungere un po' di colore, del blu, del verde, del rosso, per dare “personalità” al grigio, per renderlo vivo, per farne un colore che possa descrivere un'atmosfera. E qui, Mark i grigi li colora tutti, ognuno con la sua sfumatura, per velature successive, velature che aggiunge anche con le voci che si sovrappongono, e con la chitarra che circonda e trascina tutto verso il finale che, letteralmente, arriva alle stesse vette dell'aereo citato nel finale... a proposito, quell'immagine del cartellone pubblicitario, non sembra tanto la copertina di Sailing to Philadelphia?

    * la cupola d'argento è il Millennium Dome, grande costruzione costruita a Londra per celebrare l'arrivo dell'anno 2000. Doveva essere sede di concerti, mostre e altre manifestazioni, ma a quanto pare si sta rivelando un disastro dal punto di vista economico, visto che costa molto più di manutenzione rispetto a quanto incassi. Fu inaugurato con l'opera-musical OVO di Peter Gabriel, se non mi ricordo male.

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    **”bucket of gold” in originale nel testo, è un po' controverso. Bucket può significare sia secchio che “ruspa” o benna. E il bello è che ci possono stare entrambi. Traducendo “se avessi un secchio d'oro, ne farei argento”, potrebbe voler dire che lui cambierebbe volentieri l'oro (i soldi) che si possono fare con questa grande costruzione, per riavere quell'argento scomparso dalle case e dall'intero quartiere, e lasciare tutto com'è (la storia non raccontata). Se vogliamo tradurlo come “ruspa”, potrebbe voler dire “avessi una ruspa d'oro, magica, cioè, se fossi io il costruttore, lascerei tutto com'è (la storia non raccontata)”
    Io preferisco la versione del secchio, ma, come sempre, il dibattito è aperto!
    ***JFK è riferito al John Fitzgerald Kennedy Airport di New York, immagino. I viaggiatori confermino, please!!

     
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  2. andrea80
     
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    CITAZIONE (isyrider @ 1/11/2005, 18:56)
    CITAZIONE
    Ho voluto i ragazzi dei The Squeeze sulla canzone, le voci di Glenn e Chris, Perché li associo all'epoca che arrivammo a Deptford, suonavamo musica insieme, nello stesso periodo, difatti il primo concerto che facemmo fu sul retro del Ferrar House a Deptford con gli Squeeze. Condividemmo concerti in posti come l'Albany Empire e cose del genere... Riguardo al Dome... Ho cominciato a scrivere la canzone credo nello stesso momento in cui ha cominciato a venire su dal terreno ed ero consapevole che, sebbene avessi lasciato la zona da parecchio tempo, ero consapevole che questa venefica porzione di terra deserta fosse stato usata per questo enorme esercizio di  PR, e questo spaventoso "gonfiore" che andava avanti e avanti, e questa gran cosa stava crescendo... e la cosa buffa è che in realtà penso che la costruzione di per sé sia bella, è solo l'uso che se ne fa che mi riempie ancora di stupore. “Mark Knopfler”


    SILVERTOWN BLUES

    Sulla strada di Silvertown, le gru si stagliano alte
    placide e grigie contro l'immobilità dl cielo
    non smetteranno e si abbasseranno, sebbene l'azione si sia spenta
    guardano il nuovo gioco della città sul Blackwall side

    Dagli scarichi velenosi appare una visione
    un nuovo cerchio di gru, un nuovo motivo per esserci
    una grande cupola d'argento* sta crescendo nell'alba
    al di sopra della chiesa e delle case, dove l'argento è scomparso

    Se avessi un secchio** d'oro cosa farei?
    Lascerei la storia non raccontata, Silvertown blues
    vado giù a Silvertown
    giù a Silvertown
    vado giù a Silvertown
    giù a Silvertown

    Un'alba argentata avanza furtiva sui bacini portuali
    un camion senza ruote su per i mucchi di cenere
    Uomini senza più sogni intorno ad un fuoco acceso in un bidone
    Rottami di schemi di metallo arrugginiscono e se ne vanno

    Se avessi un secchio d'oro, ne farei argento
    Lascerei la storia non raccontata, Silvertown blues
    andando giù a Silvertown
    giù a Silvertown
    andando giù a Silvertown
    giù a Silvertown

    Quando sei in piedi sul ghiaccio sottile e pericoloso
    puoi bussare ed entrare a chiedere un parere ai cittadini
    ti diranno dove puoi svoltare, dove puoi andare
    non c'è niente che possano dirmi che io non sappia già

    Se avessi un secchio d'oro, ne farei argento
    Lascerei la storia non raccontata, Silvertown blues
    Vado giù a Silvertown
    giù a Silvertown
    vado giù a Silvertown
    giù a Silvertown

    Dal treno di Caning Town vedo un cartellone pubblicitario in alto
    c'è sopra un grande aereo d'argento che si leva nel cielo
    e posso scorgere le parole “sette voli ogni giorno”
    dice che sei di quegli uccelli hanno per destinazione il JFK***

    Se avessi un secchio d'oro, ne farei argento
    Lascerei la storia non raccontata, Silvertown blues
    E vado giù a Silvertown
    giù a Silvertown
    vado giù a Silvertown
    giù a Silvertown


    Capolavoro. Il grafico, o meglio, la disegnatrice che c'è in me, gioisce a leggere questo testo, Perché è una canzone dipinta con un'intera, straordinaria tavolozza di grigi, da quelli più opachi e profondi del fumo, dello smog e della polvere, all'argento nuovo di zecca del Millennium Dome, che contrasta con quello che sta scomparendo dalle vecchie case, dalle chiese, di un quartiere stravolto da una costruzione che è una gigantesca operazione di marketing, il grigio della sabbia dei cantieri, il grigio acciaio degli aerei che ti portano quotidianamente a New York, volando sopra uomini che non hanno più sogni... Gli unici bagliori di color che non siano grigio, Mark se li concede con il fuco acceso nel bidone dagli operai, la ruggine e il secchio d'oro.
    I grigi, quando si disegna, è sempre buona norma colorarli. Significa che non si può ottenere un buon grigio semplicemente mescolando bianco e nero in dosi variabili. Bisogna sempre aggiungere un po' di colore, del blu, del verde, del rosso, per dare “personalità” al grigio, per renderlo vivo, per farne un colore che possa descrivere un'atmosfera. E qui, Mark i grigi li colora tutti, ognuno con la sua sfumatura, per velature successive, velature che aggiunge anche con le voci che si sovrappongono, e con la chitarra che circonda e trascina tutto verso il finale che, letteralmente, arriva alle stesse vette dell'aereo citato nel finale... a proposito, quell'immagine del cartellone pubblicitario, non sembra tanto la copertina di Sailing to Philadelphia?

    * la cupola d'argento è il Millennium Dome, grande costruzione costruita a Londra per celebrare l'arrivo dell'anno 2000. Doveva essere sede di concerti, mostre e altre manifestazioni, ma a quanto pare si sta rivelando un disastro dal punto di vista economico, visto che costa molto più di manutenzione rispetto a quanto incassi. Fu inaugurato con l'opera-musical OVO di Peter Gabriel, se non mi ricordo male.

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    **”bucket of gold” in originale nel testo, è un po' controverso. Bucket può significare sia secchio che “ruspa” o benna. E il bello è che ci possono stare entrambi. Traducendo “se avessi un secchio d'oro, ne farei argento”, potrebbe voler dire che lui cambierebbe volentieri l'oro (i soldi) che si possono fare con questa grande costruzione, per riavere quell'argento scomparso dalle case e dall'intero quartiere, e lasciare tutto com'è (la storia non raccontata). Se vogliamo tradurlo come “ruspa”, potrebbe voler dire “avessi una ruspa d'oro, magica, cioè, se fossi io il costruttore, lascerei tutto com'è (la storia non raccontata)”
    Io preferisco la versione del secchio, ma, come sempre, il dibattito è aperto!
    ***JFK è riferito al John Fitzgerald Kennedy Airport di New York, immagino. I viaggiatori confermino, please!!

    isy innanzitutto grazie perche' mi hai aftto comprendere quanto sia bello il testo di questa canzone....

    per quanto riguarda il millennium dome io sono d'accordo con mar...e' bello ma utilizzato male
     
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  3. LittleNemo
     
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    bellissima. wub.gif
    non riesco davvero a capire perchè non l' abbia mai eseguita dal vivo..
    mi affascina tantissimo il modo in cui mark affronta il tema del cambiamento,qui come in altre canzoni,a place where we used to live su tutte..il cambiamento,di tempo,di spazio,l'evolversi dei luoghi..l'alba che cresce(avanza furtiva..sarà lei la ladra dei sogni?) e il cielo che resta immobile..
    ma soprattutto è interessante il modo in cui l'uomo è inserito nel paesaggio,l'uomo attivo,che attua il cambiamento,e l'uomo"osservatore"..senza sogni..ecco..mi piace pensare che è proprio attorno a questa figura che ruota il senso del testo..
    credo che in fondo è una condizione che ci riguarda un pò tutti sempre dì più,quella di "osservatori" intendo,credo ci dia sicurezza..

    p.s.certo che mark è fissato co st'immagine del ghiaccio sottile!!! laugh.gif bella però! biggrin.gif rende perfettamente l'idea di precarietà..

    ehh..adoro quest'uomo... wub.gif
    s'era capito? huh.gif biggrin.gif
     
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  4. rock_am
     
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    una canzone di grande atmosfera. mi piace molto!
     
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  5. lespaul56
     
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    Una delle mie preferite dell'album STP. Intro quasi tenebrosa e poi via-via sempre in crescendo....

    Ciao
     
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  6. isyrider
     
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    Di recente questa canzone si è legata in modo credo indissolubile ad un viaggio in auto che ho fatto, da sola, dopo aver fatto una cosa che mi è risultata molto più sgradevole del previsto, tant'è che dovevo asciugarmi gli occhi dalle lacrime...
    Adesso ogni volta che la sento ripenso a quel momento di solitudine in mezzo al traffico... "And I'm going down in Silvertown..."
    sad.gif
     
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  7. rolamp
     
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    una delle mie canzoni preferite di Mark..... davvero bella! Quando inizi a canticchiarla poi...... nn ti fermi più..

    ".. going down in silvertown.. down in silvertown.." biggrin.gif ok ok.. la smetto...

    rol. cool.gif
     
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  8. clauff
     
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    tranquillo Rol, non è successo niente...su su...biggrin.gif
     
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  9. AFknopfler
     
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    CITAZIONE (LittleNemo @ 1/11/2005, 23:42)
    bellissima. wub.gif
    non riesco davvero a capire perchè non l' abbia mai eseguita dal vivo..

    ciao Virgy

    già! cry.gif

    a quanto mi risulta, dai diari di Guy, Mark la provò durante l'STP tour ma non fu mai soddisfatto di come suonava dal vivo......

    di più, purtroppo, non so... dry.gif



     
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    Marco

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    CITAZIONE (isyrider @ 1/11/2005, 19:56)
    ***JFK è riferito al John Fitzgerald Kennedy Airport di New York, immagino. I viaggiatori confermino, please!!

    confermo.....JFK è la sigla di uno dei tre aeroporti di NYC........per la cronaca gli altri 2 sono il "LaGuardia Airport" (solo voli nazionali, o per dirla in inglese only domestic flight....) e l'altro (dove atterro sempre io) è il "Newark" nel New Jersey.

    comunque....una delle più belle opere di MK........


    bye
    M

    Edited by marknet - 6/4/2006, 14:53
     
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  11. isyrider
     
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    Grazie! smile.gif
     
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  12. rock_am
     
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    CITAZIONE (lespaul56 @ 6/4/2006, 08:19)
    Intro quasi tenebrosa e poi via-via sempre in crescendo....

    già, ti cattura con il suo incalzare!
     
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  13. ricky.castiglioni
     
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    If I'd had a BUCKET OF GOLD, silver would do...
    oh, se avessi un secchio d'oro - ma anche d'argento andrebbe bene

    questa a mio parere è la traduzione più esatta, IMHO.
    a voi l'ardua sentenza... :-)
    R
     
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12 replies since 1/11/2005, 18:56   1030 views
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