I GIGANTI DELLA MUSICA AL SISTINA (ROMA)

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  1. arnymark
     
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    A volte il successo separa… Mark ha dichiarato “non ci tenevo ad essere il più celebre, volevo essere il migliore a livello musicale, di tutto quel successo non sapevo cosa farmene”… così aspettò che la tempesta della notorietà scemasse per dedicarsi alla produzione solista… straordinariamente unico! Senza i Dire Straits sarebbe stato il più grande compositore di colonne sonore…

    I Dire Straits, una delle band più acclamate della storia, di cui molte persone hanno fatto la colonna sonora della loro vita, i cui membri, eccezionalmente bravi, hanno avuto un seguito… continuano a fare tour mondiali, a riscuotere successi confermati nei loro concerti tutti sold out…

    Nell’evening del Sistina, l’intro di Private Investigations ha del surreale… Alan rimane in sospeso nell’arpeggio iniziale, per poi abbandonarsi e immedesimarsi nella scansione degli arpeggi seguenti, il suo tocco di piano è sublime e vellutato, mai sopra le righe… compare Jack in Walk of life, l’istrionico showman che ha partecipato alla registrazione di Brothers in Arms, venduto in milioni di copie e che ha avuto un enorme successo con dei riff di chitarra irresistibili, ci commuove più tardi con Learning to Fly dedicata all’ormai scomparso Tom Petty… Down to the Water Line, Tunnel Of love e Sultans of Swing marchi di fabbrica, dal sound unico e inconfondibile della band, brano principalmente autobiografico quest’ultimo, potrebbe essere un tributo all’abilità dell’omonimo Mark, il quale ha il grande compito di riunire tutti i membri del gruppo... il mio amico Primetto, brillante e fantastico come sempre, ci delizia con la fisarmonica nei vari brani, ogni nota al proprio posto... a volte torna anche il buon John, ma questa volta preferisce essere nella sua amata England e si dice dispiaciuto per non poter essere ancora tutti insieme, come quella famosa band che ha fatto un lungo percorso… è sostituito da uno dei maggiori produttori musicali di sempre: Trevor Horn degli Yes che ci regala Owner of a lonely heart… Insieme a Steve Ferrone forma una coppia ritmica formidabile, mentre Danny, alle percussioni, è sempre un cavallo di razza impressionante… siccome Mel era impegnato con i Kim Crimson, abbiamo potuto godere del sax di Hamilton dei Duran Duran, il quale ci ha regalato dei bellissimi effetti d’eco... In Phil s’intravede un senso di infinita umanità e un po’ di nostalgia per non aver potuto continuare quel viaggio... Uno dei più grandi chitarristi della storia in assoluto come ci ricorda il conduttore televisivo Giletti, da il meglio di sé in On Every Street, Telegraph Road, brani profondamente sentiti… tripudio del pubblico!

    Alla fine un successo, che li ha riuniti.

    Nella set list viene inserita 3 Chord Trick , composizione stilistica prettamente Dire Straits, estratta dall’omonimo disco della band, nel quale prevalgono brani di notevole fattura… Epiphany ci ricorda Silvertown blues... il coro gospel di Here and now, intrisa di accordi sospesi tipici Pink Floyd, potrebbe essere il seguito di We are the world... Jesus Street, in cui un Alan spirituale rivolge un ringraziamento a Dio, evoca atmosfere springsteriane... Il Canto Gregoriano con il classicheggiante piano di Magdalene è una perla... In Bounty Hunter, capolavoro on the road, si evince l’evoluzione vocale di Mark C., nella quale collima la voce di Chris Rea con quella di Leonard Cohen, finale incalzante con virtuosismi knopfleriani... Tell me why dal gusto retrò è abbellita dal sax di Mel…

    I Legacy, sempre originali nelle composizioni, attualizzano la musica dei Dire Straits conferendole una nuova collocazione nel panorama musicale mondiale.

    Un saluto a tutto il forum... Ora celebriamo lo zio (sono a quota 15+obiettivo Canada) ;) Buon tour a tutti!!!
     
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13 replies since 15/12/2018, 21:06   895 views
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